Categoria: Divertissement

AssociazioneAttualitàAzioniDivertissementNewsPolitiche professionali

Luci e ombre della follia. Spazio di incontro e dibattito sui temi della cura e della sofferenza

Per il ciclo di Incontri di Antipsichiatria:

Ladybird Ladybird

Continua il ciclo di incontri di Antipsichiatria ‘Luci e ombre della follia. Spazio di incontro e dibattito sui temi della cura e della sofferenza”.

Il Ciclo di incontri di Antipsichiatria ‘Luci e ombre della follia. Spazio di incontro e dibattito sui temi della cura e della sofferenza” della durata di 5 incontri, prevede la proiezione di alcuni film “icona” rispetto al tema della sofferenza interiore, della malattia mentale e del modo in cui questa viene vista soprattutto dai “professionisti della Salute Mentale”. Il cinema da sempre ha cercato di raccontare l’esperienza umana, esplorando temi inconsci, mettendo sulla scena paradossi e ambivalenze, costringendoci a mettere momentaneamente da parte le griglie di lettura abituali.

Il cineforum è, quindi, prima di tutto un’occasione per incontrarci e per approfondire, attraverso la modalità esperienziale, dell’essere in situazione, tematiche complesse e articolate come quelle della malattia mentale, dei dispositivi di produzione della malattia ed i conseguenti sistemi di cura e di controllo. Un modo diverso per affrontare il tema del Potere, che interroga costantemente la pratica clinica e la postura etica che si assume quando si incontra l’altro e si predispongono i setting per “curarlo”. Riteniamo importante dedicare uno spazio alla riflessione del Potere nascosto nella pratica “professionale” in quanto, tanto più questo rimane implicito, tanto più si inscrive all’interno delle pratiche senza che se ne possa più riconoscere la presenza o mettere in dubbio la stessa legittimità.

La giornata iniziale ha permesso un primo momento per esplorare quali strategie culturali che le società moderne e neoliberali elaborano per identificare i soggetti ‘non conformi’. Abbiamo provato a comprendere, anche, quali siano le modalità che i sistemi sociali adottano per agire, sui corpi e sulle menti, richieste di normalizzazione e di assoggettamento a sè volte a negare la possibilità di vivere la propria vita in maniera libera e piena.

Abbiamo così iniziato a un percorso di riflessione volto a interrogare le logiche di potere sottostanti, ancora oggi, ad alcune pratiche di cura. La psichiatria, oggi, si è vestita dell’abito bonario della responsabilità sociale rendendo inutile qualsiasi domanda sulla legittimità di certi interventi che inevitabilmente incidono sul destino delle persone.

L’incontro e il confronto con gli altri ha permesso di mettere in questione le griglie di lettura istituzionalizzate e di muoversi per trovare parole altre, situate, per raccontare la sofferenza e quei chiaroscuri, paradossi, ambivalenze che emergono dalla trama narrativa. Sono sorte delle domande a cui, chiaramente, non è stato possibile di dare una risposta definitiva e univoca: chi e perché si assume la legittimità di cambiare le nostre vite alle volte in maniera radicale e definitiva? Perché qualcuno ritiene di possedere il diritto morale di indirizzare la persona verso alcuni dispositivi di normalizzazione? Quali assunti di cura muovono chi opera nella salute mentale?

Un percorso che proseguirà grazie alla condivisione del film “Ladybird Ladybird” del regista Ken Loach. Il film racconta la storia di Maggie Conlan, e del suo incontro/scontro con i servizi sociali inglesi per riottenere la tutela dei suoi figli. Un film attuale se si pensa a quanto i diversi “professionisti della salute mentale” svolgano un ruolo valutativo e normativo della cosidetta “responsabilità genitoriale”.

Il secondo incontro si svolgerà il 18 maggio dalle 16.00 alle 20.00 presso la sede dell’associazione #DallaStessaParte.

E’ possibile conoscere le prossime date delle nostre attività consultando il nostro calendario.

Per informazione e prenotazioni per il ciclo di cineforum è possibile mandare una mail a: info@dallastessaparte.it

Oppure è possibile chiamare o mandare un messaggio whatsapp al 3474618434; 3387436524

AssociazioneAttualitàAzioniDivertissementNewsPolitiche professionali

Dialoghi #Dallastessaparte con Vincenzo Sparti

Abbiamo ideato il ciclo dei Dialoghi #dallastessaparte perché possa aiutarci a colmare lacune e approfondire alcuni temi essenziali.

Il nostro sguardo è da sempre multidisciplinare, il nostro intento quello di “fare” rete sociale. Il nostro nome, DallaStessaParte, una dichiarazione di intenti, quella di superare le tensioni volte a creare divisioni e frammentazioni sociali, allo scopo di trovarci “dalla stessa parte” almeno nell’intenzione di contribuire ad un maggiore benessere umano.
Poiché la professione psicologica è stata inglobata entro le professioni “sanitarie”, abbiamo ideato un ciclo di incontri di approfondimento sul tema della salute. Una delle definizioni classiche dice che la salute risulta dall’intersecarsi di una moltitudine di variabili “psicosociali”. Ma quali? E cosa significa effettivamente?
Ecco come è nato Dialoghi #DallaStessaParte, un ciclo di incontri in cui lo sguardo psicologico si incontra e dialoga con sguardi provenienti da altri vertici d’osservazione del sociale.
Una serie di ospiti saranno di volta in volta interlocutori in un dialogo, allargato ai partecipanti presenti.
Lidia Undiemi, Vincenzo Sparti, Diego Siragusa, Clara Statello, Ciro D’Arpa, Manuela Campo, Rodan Di Maria, Ferruccio Gobbato, Fabio Ballor dialogano su temi chiave di oggi: lavoro, diritto, pace, informazione, scienza, differenza, potere e tecnologia.

Sabato 3 maggio sarà ospite dei nostri Dialoghi #DallaStessaParte Vincenzo Sparti, avvocato cassazionista, civilista, e consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Palermo. La parola saliente su cui dialogheremo è DIRITTO.
Come si relaziona il Diritto con la salute psicologica degli individui? In che modo i principi e le norme giuridiche, sia quelli radicati profondamente nella natura umana che quelli codificati nelle leggi positive, possono influenzare il benessere mentale e l’equilibrio psicologico delle persone?

Gli incontri si tengono presso la nostra sede associativa a Palermo, in via dell’Artigliere 6.
Per informazioni ed iscrizioni scrivi un messaggio WhatsApp al 3284787228.

Politiche professionaliAssociazioneAttualitàAzioniDivertissementNews

Dialoghi #Dallastessaparte con Lidia Undiemi

Il nostro sguardo è da sempre multidisciplinare, il nostro intento quello di “fare” rete sociale. Il nostro nome, DallaStessaParte, una dichiarazione di intenti, quella di superare le tensioni volte a creare divisioni e frammentazioni sociali, allo scopo di trovarci “dalla stessa parte” almeno nell’intenzione di contribuire ad un maggiore benessere umano.
Poiché la professione psicologica è stata inglobata entro le professioni “sanitarie”, abbiamo ideato un ciclo di incontri di approfondimento sul tema della salute. Una delle definizioni classiche dice che la salute risulta dall’intersecarsi di una moltitudine di variabili “psicosociali”. Ma quali? E cosa significa effettivamente?
Ecco come è nato Dialoghi #DallaStessaParte, un ciclo di incontri in cui lo sguardo psicologico si incontra e dialoga con sguardi provenienti da altri vertici d’osservazione del sociale.
Una serie di ospiti saranno di volta in volta interlocutori in un dialogo, allargato ai partecipanti presenti.
Lidia Undiemi, Vincenzo Sparti, Diego Siragusa, Clara Statello, Ciro D’Arpa, Manuela Campo, Rodan Di Maria, Ferruccio Gobbato, Fabio Ballor dialogano su temi chiave di oggi: lavoro, diritto, pace, informazione, scienza, differenza, potere e tecnologia.

Il primo ospite dei Dialoghi dell’Associazione è Lidia Undiemi, saggista, studiosa, consulente in grandi vertenze di lavoro ed autrice del recente ed attualissimo “La lotta di classe nel XXI secolo”, edito da Ponte alle Grazie. Con lei dialoghiamo attorno alla parola LAVORO.

Gli incontri si tengono presso la nostra sede associativa a Palermo, in via dell’Artigliere 6.
Per informazioni ed iscrizioni scrivi un messaggio al 3284787228.

AssociazioneAzioniDivertissementNewsPolitiche professionali

Luci e ombre della follia. Spazio di confronto e dibattito sui temi della cura e della sofferenza

Per il ciclo di Incontri di Antipsichiatria:

Frances

Il Ciclo di incontri di Antipsichiatria ‘Luci e ombre della follia. Spazio di incontro e dibattito sui temi della cura e della sofferenza” della durata di 5 incontri, prevede la proiezione di alcuni film “icona” rispetto al tema della sofferenza interiore, della malattia mentale e del modo in cui questa viene vista soprattutto dai “professionisti della Salute Mentale”. Il cinema da sempre ha cercato di raccontare l’esperienza umana, esplorando temi inconsci, mettendo sulla scena paradossi e ambivalenze, costringendoci a mettere momentaneamente da parte le griglie di lettura abituali.

Il cineforum sarà, quindi, prima di tutto un’occasione per incontrarci e per approfondire, attraverso la modalità esperienziale, dell’essere in situazione, tematiche complesse e articolate come quelle della malattia mentale, dei dispositivi di produzione della malattia ed i conseguenti sistemi di cura e di controllo. Un modo diverso per affrontare il tema del Potere, che interroga costantemente la pratica clinica e la postura etica che si assume quando si incontra l’altro e si predispongono i setting per “curarlo”. Riteniamo importante dedicare uno spazio alla riflessione del Potere nascosto nella pratica “professionale” in quanto, tanto più questo rimane implicito, tanto più si inscrive all’interno delle pratiche senza che se ne possa più riconoscere la presenza o mettere in dubbio la stessa legittimità.

L’incontro e il confronto con gli altri può aiutare a mettere in questione le griglie di lettura istituzionalizzate e a muoversi per trovare parole altre, situate, per raccontare la sofferenza e quei chiaroscuri, paradossi, ambivalenze che emergono dalla trama narrativa. 

Il primo incontro, dedicato alla visione del film “Frances”, di G. Clifford con Jessica Lange, si svolgerà il 30 marzo dalle 16.00 alle 20.00 presso la sede dell’associazione #DallaStessaParte.

“Frances” racconta come una storia fatta di ribellioni, di incomprensioni, di fughe e conflitti possa evolversi in un lungo e doloroso percorso manicomiale.

Divertissement

Supereroi degli anni Ottanta

Tempi, forse, non troppo antichi ma che ci parlano di un mondo non ancora travolto dalla velocità, da internet e dalla smania, tutta moderna, di un mondo “smart” e sterilizzato a dovere.