Mi chiamo Roberta Campo e non ho mai amato, ahimè, molto le presentazioni. È sempre stato difficile scegliere e decidere quale parte di me portare in una presentazione. 

Oggi scelgo di presentarmi a partire dalla motivazione che mi ha condotto ad unirmi a colleghi con cui ho deciso di condividere un pezzo della mia vita personale e professionale, ovvero quella parte di me che da quando ho memoria, si interroga e interroga i fenomeni sociali non solo per un semplice interesse “accademico” ma come pratica e azione politica. Cerco di testimoniare costantemente la mia posizione di donna, madre e professionista libera interessata alla pratica di uno “sguardo oppositivo” , capace di interrogare ciò “che ci colloca in un determinato luogo”. Una pratica, quindi, disponibile a sostenere lo sguardo sulla “realtà” qualunque essa sia. 

Provengo da una famiglia numerosa, all’interno della quale ho imparato l’amore per la più alta forma di libertà: il rispetto di se stessi insieme al rispetto degli altri. Amo la lettura, la cucina e il contatto diretto con la natura.